Ci sono circa 66,5 milioni di capi di bestiame in Mongolia, secondo l'Ufficio nazionale di statistica nel 2018. Tuttavia, la crescita economica è stata generata principalmente dal settore minerario, il cashmere è la più grande esportazione del paese, seconda solo ai minerali con 27 milioni di capre nel 2018 .
Bianco, beige, grigio caldo e marrone sono i quattro colori naturali del cashmere e questo fa della Mongolia il paese che offre la più ampia gamma cromatica. Inoltre, dal punto di vista della qualità e della sostenibilità, la Mongolia sta diventando sempre più riconosciuta sul mercato internazionale. L'industria del cashmere dovrebbe crescere del 3,8% all'anno per i prossimi cinque anni.
La Cina e la Mongolia rappresentavano il 93% del mercato mondiale del cashmere grezzo, producendo 18500 tonnellate di cashmere grezzo nel 2018. La Mongolia ha prodotto 9500 tonnellate di cashmere grezzo per un valore medio di 38 USD al kg e 368 milioni di USD in totale. Rispetto al 2017, il mercato è cresciuto del 12% nel 2018.
Il settore del cashmere e della lana rappresenta il 34% delle esportazioni totali della Mongolia. Fino al 40 percento del cashmere mondiale proviene da capre mongole. L'anno scorso, il 25% del cashmere grezzo è stato utilizzato nella produzione del prodotto finale nelle fabbriche locali e il restante 75% è stato cashmere lavato e pettinato. Il volume dei prodotti finali è aumentato dal 9% al 25%. Fondata nel 1981 e privatizzata nel 2017, Gobi JSC è l'operatore di mercato dominante che vanta una quota di mercato interno del 71% e ha acquisito il titolo di "Produttore di cappotti in cashmere n. 1 al mondo".
Ora, metà della popolazione mongola è coinvolta nella produzione di sottoprodotti del cashmere, compresi i tessuti. Le famiglie di pastori sono rappresentate da 210mila famiglie su un totale di 800mila in tutto il Paese. Ogni singola famiglia di pastori possiede capre, che rappresentano la metà del totale degli animali. Tuttavia, la stagione della muta della lana è piuttosto breve e dura solo un mese in primavera, mentre il cashmere è la principale fonte di reddito delle famiglie di pastori.
Il cashmere è l'unica fibra che ha un diametro molto stretto che lo rende estremamente morbido al tatto. Per proteggere il termine cashmere, il governo degli Stati Uniti ha emanato l'atto di etichettatura della lana che afferma che per poter essere chiamato cashmere, deve avere un diametro di 19 micron o meno. Alcune zone della Mongolia producono cashmere con un diametro che oscilla anche tra i 13-14 micron. Ciò significa che è la fibra più pregiata e più costosa, in altre parole, la cosiddetta 'King-Fiber' che spicca come qualità superiore rispetto alle altre. In questo senso il cashmere è davvero “oro bianco”.